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Alluvione d’agosto: un milione di danni nei due ospedali

Una delle stanze allagate a Cisanello

Periti al lavoro per il bilancio finale tra Cisanello e S. Chiara. Mobili, arredi, strutture e macchinari finiti sott’acqua

PISA. Una vulnerabilità che non ha risparmiato vecchio e nuovo ospedale quella che è stata messa a nudo con il nubifragio del 24 agosto le strutture di Cisanello e Santa Chiara. Acqua nei corridoi, negli scantinati e, soprattutto, filtrata dal tetto al punto da far scattare l’unità di crisi oltre a rinviare interventi chirurgici non urgenti con un’aggiunta di macchinari temporaneamente bloccati. Uno scenario impensabile per un ambiente sanitario dinamico come quello di Cisanello, peraltro in procinto di assumere le sembianze di un avveniristico centro sanitario con il “Nuovo Santa Chiara”. Eppure è successo. Con il plurisecolare Santa Chiara che si è rivelato più attrezzato alle intemperie rispetto al suo “giovane” erede.

Stima dei danni. Danni provocati dalla furia dell’ acqua, con una portata di cui non si aveva memoria, che in via provvisoria l’Azienda ospedaliera stima non inferiori al milione di euro. I conti, però, non sono ancora a definiti e per arrivare a una cifra precisa i periti di Generali Ina-Assitalia e della società Perizieperte Srl (GARAperizie) di Brescia (incaricata dall’ospedale come perito di parte) sono al lavoro con sopralluoghi e calcoli. Compagnia e cliente assicurato sono impegnati a dare un numero, che possa coincidere con le richieste dell’azienda e le stime del privato, all’entità dei danni che comprendono strutture murarie, serramenti, rivestimenti, impianti elettrici e meccanici. Ma anche arredi, mobili, attrezzature, farmaci e dispositivi medici. In tutto gli edifici danneggiati dall’alluvione sono stati 14.

Fonte: Iltirreno.gelocal.it

Che differenza c’è tra il perito assicurativo e il perito di parte?

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