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ASSICURAZIONI – IL FENOMENO E’ MOLTO DIFFUSO NELLA RC AUTO, MA SI STA AFFERMANDO ANCHE NELLA SANITA’.
Il business del risarcimento.
Crescono i periti privati che seguono le pratiche per i danneggiati.
«Non è contento? Non si preoccupi, ci penso io e vedrà che otterrà la somma che ritiene congrua ». Da una parte le assicurazioni, molto attente ai costi, dall’altra i periti “privati” che, sempre più spesso, gestiscono per conto dei danneggiati le pratiche di risarcimento.
Un mondo in crescita in un settore dove circolano tanti soldi. Nascono così le controassicurazioni: società di consulenza nella gestione danni, ma anche ditte individuali di ex periti delle assicurazioni o piccoli negozi di consulenza in franchising. «Il grosso dei risarcimenti – spiega Giacomo Lovati,direttore sinistri di Unipol –, riguarda l’Rc auto. In molti casi, le pratiche vengono aperte direttamente dai patrocinatori: in sostanza, il cliente non aspetta nemmeno che la compagnia gestisca il sinistro, ma si rivolge subito a un intermediario. Questo rappresenta un problema perché i costi della pratica aumentano e i rincari finiscono, in parte, per trasferirsi sui costi delle polizze».
Le pratiche di Unipol che, nel 2011, sono state gestite da patrocinatori (legali o società di infortunistica) sono oltre il 20% dei sinistri in indennizzo diretto, dato che a Napoli sale al 65%. Se si considerano invece i soli danni alle persone, l’utilizzo dell’intermediario pesa per il 55% con punte dell’80% a Napoli. A dominare è soprattutto il colpo di frusta, lesione difficile da accertare che alimenta il mercato delle simulazioni. In Italia, infatti, il 22% dei sinistri auto presenta lesioni alla persona contro il 10% di Francia e Germania.
Ma se, da un lato, le compagnie combattono contro frodi sempre più numerose, dall’altro, i cittadini hanno spesso ben pochi strumenti per valutare la congruità di quanto rimborsa l’assicurazione, o la reale copertura garantita della polizza sottoscritta.
«Proprio oggi –, ci spiega Gianernrico Gaffurini, amministratore unico di Gara Perizie, perito dal 1970 e una lunga esperienza in campo assicurativo –, ho ricevuto un cliente che non si è visto riconoscere il danno alla propria casa, in seguito ad un temporale nonostante avesse sottoscritto una polizza che lo “proteggeva” dalle perturbazioni. Non essendo un tecnico, però, non aveva colto che la polizza copriva solo i danni che venivano provocati dall’acqua proveniente dall’alto. L’allagamento provocato da acqua “bassa” dunque, non era compreso».
Che tipo di figura professionale, dunque, ricopre il ruolo di controparte con l’assicurazione? «Questa è una delle criticità – spiega Angelo Sesoldi, responsabile struttura sinistri del Gruppo Fondiaria Sai –. In questo settore si assiste a una forte polverizzazione delle imprese e le competenze di chi rappresenta i danneggiati sono le più varie: si passa da laureati in giurisprudenza a ex periti, o anche ex dipendenti di compagnie. Si trova dunque la persona competente, come quella che si improvvisa professionista». A disciplinare il settore, infatti, mancano norme specifiche, in più non esiste un Albo professionale e non si richiedono requisiti per svolgere questa professione. Nonostante questo, però, le società di gestione del risarcimento sono in aumento anche nel settore danni da malasanità. Fenomeno che ha reso sempre più difficile, per strutture ospedaliere e medici, trovare compagnie disposte ad assicurare.
Alcune nozioni utili per capire come il perito di parte opera nel tuo interesse.